26 de julio de 2016

Erdoğan atteso da Putin a San Pietroburgo

In Turchia proseguono arresti e rimozioni

Erdoğan atteso da Putin a San Pietroburgo

pagina 2 L’OSSERVATORE ROMANO mercoledì 27 luglio 2016


ANKARA , 26. Il presidente russo, Vladimir Putin, incontrerà il presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan, a San Pietroburgo il 9 agosto. L’ultimo incontro è avvenuto il 16 novembre 2015 ad Antalya a margine del G20. Intanto, in Turchia proseguono arresti e rimozioni di persone accusate di coinvolgimento nel tentato golpe del 15 luglio.

Putin accoglierà il presidente turco in un momento in cui le relazioni tra Mosca e Ankara vengono definite da tutti gli analisti in riavvicinamento, dopo la recente lettera di scuse che Erdoğan ha indirizzato al Cremlino per l’abbattimento a novembre di un jet militare russo al confine tra Siria e Turchia, da parte di caccia turchi.

Guardando alla situazione interna alla Turchia, il Governo fa sapere che lavorerà con i partiti di opposizione per «una modifica costituzionale su piccola scala» e «a breve termine» per ridurre i rischi di golpe, introducendo modifiche al sistema giudiziario. Lo dichiara il capo del Governo, Binali Yildirim, a seguito dell’incontro avuto con il leader del Partito Popolare Repubblicano (Chp), Kemal Kılıçdaroğlu, e con quello del Partito del Movimento Nazionalista (Mhp), Devlet Bahçeli. Yildirim sottolinea che alle trattative potrà partecipare anche il Partito democratico del popolo (Hdp) considerato filo-curdo, che non ha preso parte a questo incontro. Inoltre Yildirim dichiara che i leader dei partiti di opposizione hanno anche accettato di riprendere i lavori su una riforma costituzionale complessiva, che era stata frenata dopo le elezioni di novembre sul tema del presidenzialismo forte.

Continuano ad arrivare notizie di arresti e rimozioni di persone sospettate di complicità con la rete dell’imam Fethullah Gulen, accusato di essere il promotore del complotto di metà luglio, il quale, sulle colonne del New York Times, scrive che gli Stati Uniti devono resistere alla richiesta della sua estradizione. Nelle ultime ore sono stati arrestati due generali turchi; 19 accademici e l’ex rettore dell’università Celal Bayar della città di Manisa; l’ex prefetto di Istanbul, Hüseyin Avni Mutlu. E due ambasciatori sono stati rimossi, tra cui Gürcan Balık, consigliere dell’ex capo del Governo Ahmet Davutoğlu, quando questi era ministro degli Esteri.

Intanto, il Governo ha deciso che il ponte sul Bosforo di Istanbul si chiamerà Ponte dei martiri del 15 luglio, in onore dei civili che hanno perso la vita resistendo al tentativo di colpo di Stato.


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