16 de noviembre de 2012
Aumenta la povertà negli Stati Uniti
Quasi
cinquanta milioni di persone vivono in indigenza
Aumenta la povertà negli Stati Uniti
La fascia di popolazione più colpita è quella dei bambini
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2 - L’OSSERVATORE ROMANO - sabato 17 novembre 2012
Una senza tetto a Coney Island (LaPresse/Ap)
WASHINGTON, 16. Aumenta
la miseria negli Stati Uniti. Sono 49,7 milioni gli americani che vivono sotto la
soglia di povertà e la fetta di popolazione più colpita è quella infantile: il
venti per cento di tutti i bambini, infatti, vive in precarie condizioni economiche
e sociali.
I dati aggiornati resi noti ieri dal Census Bureau statunitense
dipingono un quadro preciso delle difficoltà di un’America in faticosa ripresa,
e si avvalgono per la prima volta di un sistema di calcolo sui patrimoni delle
famiglie che include le spese mediche e i costi relativi all’occupazione. Ecco
allora che rispetto alle cifre di settembre il tasso di povertà dei cittadini
statunitensi sale dal 15 per cento al 16,1. E a scalare la classifica degli
Stati più colpiti figura la California, che fa le spese dei costi delle case e
dell’alta percentuale di ispanici.
Intanto, le richieste di sussidi settimanali di disoccupazione sono
salite di 132.000 unità, stabilizzandosi a 439.000 unità, molto più dell’atteso
incremento di 20.000 unità. È il balzo in avanti più alto dal 10 settembre 2005
e il livello più alto dall’aprile scorso. L’impennata dei sussidi è
particolarmente alta nell’area del Nord Atlantico ed è legata alla super
tempesta Sandy. Nella media delle ultime quattro settimane le richieste
avanzano da 372 mila a 383.750 unità, il massimo dallo scorso giugno. A livello
continuativo le richieste salgono da 3,163 milioni di unità a 3,334 milioni, il
top dal luglio 2008.
Resta aperto, infine, il problema del fiscal cliff, la stretta alla
spesa e l’aumento delle tasse che scatteranno fra la fine dell’anno e l’inizio
del 2013: un mancato accordo al Congresso — ha detto l’Fmi — p otrebb e avere
conseguenze a livello globale
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