26 de noviembre de 2011

Nuovo accordo tra Hamas e Al Fatah

Al Cairo Abu Mazen e Kaled Meshaal annunciano elezioni palestinesi a maggio
Nuovo accordo
tra Hamas e Al Fatah

IL CAIRO, 25. "Rimossa ogni divergenza", fra l'Autorità palestinese (Ap) e Hamas nasce un nuovo "partenariato": questo il tono delle dichiarazioni rilasciate dai leader delle due principali fazioni palestinesi. Il presidente dell'Ap, Abu Mazen, capo di Al Fatah, e Khaled Meshaal di Hamas hanno raggiunto un'intesa ieri, al termine del loro incontro al Cairo.
Nell'atteso colloquio, durato due ore, sono stati annunciati passi avanti nella riconciliazione tra le due parti e si è concordato di preparare elezioni interpalestinesi per il prossimo maggio. Tuttavia - stando a quanto riportano fonti di stampa - sono state rinviate altre questioni, come la formazione di un Governo provvisorio unitario, punto su cui restano divergenze. Abu Mazen e Meshaal si sono detti determinati "ad aprire una nuova pagina" a quattro anni dallo strappo di Hamas a Gaza. Nel loro precedente incontro, la scorsa primavera, i due avevano raggiunto un dettagliato accordo di riconciliazione basato sulla costituzione di un Governo unitario di esperti incaricato di condurre i palestinesi dei Territori a nuove elezioni nel maggio 2012. Il Governo unitario, però, non è stato ancora realizzato.
 
Nel vertice del Cairo è stato approvato un documento elaborato da negoziatori delle due parti: Azzam Al-Ahmad per Al Fatah e Mussa Abu Marzuk per Hamas. Il documento prevede tra l'altro l'istituzione di uno Stato palestinese entro i confini del 1967 con Gerusalemme est quale capitale. L'obiettivo di elezioni il prossimo maggio è ritenuto da molti analisti troppo ottimistico perché le due fazioni non hanno ancora trovato un accordo sulla squadra di un possibile futuro Esecutivo. Al Fatah vorrebbe mantenere in carica il premier Salam Fayyad, ex economista della Banca mondiale. Hamas rifiuta.
Sembra inoltre che al Cairo sia stata raggiunta un'intesa sulla liberazione dei detenuti politici, rispettivamente in Cisgiordania e a Gaza. Sarebbe stata anche evocata la necessità di mantenere una tregua di fatto con Israele.
 
Al termine dell'incontro - preparato minuziosamente dalla diplomazia egiziana - Abu Mazen e Meshaal si sono limitati a dichiarazioni di carattere generale, lasciando che le questioni più spinose fossero affrontate in separata sede dalle rispettive delegazioni alla presenza di un rappresentante dei servizi di sicurezza egiziani. "Non ci sono più divergenze fra di noi; abbiamo deciso di lavorare in partenariato, con una unica responsabilità" hanno affermato i due dirigenti. "Vogliamo assicurare al nostro popolo e al mondo arabo che abbiamo voltato una pagina importante" hanno aggiunto i due leader.
 
Israele ha seguito gli sviluppi del vertice con attenzione e preoccupazione.
Ieri il premier Benjamin Netanyahu ha lanciato un appello ad Abu Mazen affinché l'Ap non decida di formare un Governo con Hamas. Il capo della diplomazia israeliana, Avigdor Lieberman, ha minacciato "un gelo" nelle relazioni con l'Ap se il suo nuovo possibile Esecutivo non accetterà in forma esplicita le condizioni espresse dal Quartetto.


(©L'Osservatore Romano 26 novembre 2011)

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