11 de abril de 2013

Il tifoso Bergoglio



Il tifoso Bergoglio

giovedì 11 aprile 2013 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 7

«Siamo orgogliosi di avere un socio e un tifoso come Papa Francesco». L’espressione del volto tradisce l’emozione e la gioia di Matías Lammens, presidente del Club Atlético San Lorenzo de Almagro, la squadra di calcio di Buenos Aires per la quale tiene il Pontefice. È in prima fila all’udienza generale di mercoledì mattina, 10 aprile, in piazza San Pietro, svoltasi alla presenza di quarantamila fedeli. Lo accompagnano Leonardo Lipera, tesoriere, e Miguel Mastrosimone, segretario dell’undici argentino ormai noto come «il club del Papa». Il legame tra Bergoglio e il San Lorenzo risale a moltissimi anni fa, quando il piccolo Jorge Mario, accompagnato dal padre — che giocava a pallacanestro nella società polisportiva del sodalizio — si recava allo stadio a vedere le partite. Divenuto arcivescovo di Buenos Aires, Bergoglio ha smesso di andare allo stadio ma non ha perso i contatti con il club. Tanto che ha fatto visita più volte alla sua sede: l’ultima è stata nel 2011, quando — racconta il presidente — «è venuto a inaugurare la nostra cappella e vi ha celebrato la messa». Oggi «con questo incontro vogliamo ringraziarlo per la sua attenzione nei nostri confronti; e lo invitiamo a tornare nella nostra sede, che ben conosce, e ad assistere a una partita allo stadio», dice Lammens. Il Papa, spiega, «ha messo la nostra squadra al centro dell’attenzione del mondo. Riceviamo centinaia di telefonate da ogni parte, anche dai posti più insoliti». I dirigenti hanno regalato al Santo Padre una maglietta, un libro con la storia della squadra e una stola, copia di quella che usava il salesiano fondatore del club, Lorenzo Bartolomé Martín Massa, che il Papa «ammira molto».

Tra gli ospiti di questa udienza, anche la celebre cantante e poetessa statunitense Patti Smith. «Sono molto felice di essere qui insieme alla gente — esclama la rockstar — per salutare Papa Francesco». La sua presenza all’udienza è segnata da un’esperienza personale. Quando Benedetto XVI, spiega, «ha annunciato la sua rinuncia, ho pregato che potessimo avere un Papa di nome Francesco». E «pensavo — aggiunge — che se avessimo avuto un Papa che sceglieva il nome Francesco, egli avrebbe potuto indicare al mondo che è venuto per servire i poveri, per avvicinarci di più alla natura, per preoccuparsi del nostro ambiente, proprio come san Francesco». Dal momento della fumata bianca, ricorda la cantante, «per un’ora intera, ho continuato a pregare perché chiunque si fosse affacciato al balcone si chiamasse Francesco. E così è stato». In quel momento, «ho pianto; ero tanto felice. E quindi ho promesso che sarei venuta, sperando di incontrarlo». Nel concerto che terrà all’auditorium romano Parco della Musica, nell’ambito della rassegna «My festival» da lei stessa curata, Patti Smith dedicherà a Papa Francesco e a Papa Luciani una canzone.

Tra i presenti in piazza San Pietro, Michele Vietti, vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, e Christian Estrosi, sindaco di Nizza.


Il Papa con la rockstar statunitense Patti Smith

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