7 de agosto de 2010

Il rabbino che scoprì il segreto della Coca-Cola


L'Osservatore Romano - 7 agosto 2010

Il rabbino che scoprì il segreto della Coca-Cola


John Styth Pemberton, il farmacista e medico statunitense che sul finire del xix secolo inventò la Coca-Cola, probabilmente non si era mai posto il problema, anche perché il suo scopo era creare un farmaco contro il mal di testa, non una bevanda dissetante. Non poteva immaginare che di lì a pochi anni il liquido ambrato con le bollicine sarebbe stato annoverato tra i più grandi successi di marketing della storia, diventando il simbolo stesso di un'epoca e di una cultura. Ma forse non tutti sanno che la bevanda universale per antonomasia ha rischiato di essere bandita dalle tavole di chi segue le regole della kasherut - lo ha ricordato Adam Smulevich sul portale dell'Unione delle comunità ebraiche italiane - per opera di Rabbi Tuvia Geffen, che dal 1910 al 1970 fu la guida spirituale della comunità ebraica di Atlanta. Nei primi anni Trenta sua figlia Helen, studentessa di chimica, analizza il contenuto e scopre che la bevanda contiene una glicerina derivata da grassi animali. Rabbi Geffen preoccupatissimo contatta Harold Hirsch, della comunità ebraica di Atlanta e capo degli affari legali della Coca-Cola; Hirsch si attiva e incontra Asa Candler, proprietario dell'azienda. Viene fissato un incontro con uomini di fiducia di Candler, nel corso del quale a Rabbi Geffen viene eccezionalmente resa nota la formula segreta della bibita; da quel momento la glicerina e un altro derivato a base di mais saranno sostituiti da ingredienti alternativi. E la bevanda diventa kosher.