30 de enero de 2014
Ebrei e musulmani uniti a Strasburgo - Nel dibattito sulla circoncisione
pagina 6 L’OSSERVATORE ROMANO venerdì 31 gennaio 2014
Nel dibattito sulla circoncisione
Ebrei e musulmani uniti a Strasburgo
STRASBURGO,
30. Il dibattito sulla circoncisione ha causato tensione, martedì scorso, al
Consiglio d’Europa, a Strasburgo, tra i rappresentanti delle comunità ebraica e
musulmana, da un lato, e i sostenitori dell’«integrità fisica dei bambini», dall’altra.
L’audizione, promossa dalla Commissione affari
sociali, sanità e sviluppo sostenibile dell’Assemblea parlamentare del
Consiglio d’Europa (Apce), ha riunito periti medici, rappresentanti di
organizzazioni religiose, in particolare della Conferenza dei rabbini europei e
del Consiglio francese del culto musulmano, nonché rappresentanti di ong attive
in questo ambito. Vi hanno preso parte anche membri della Knesset (il
parlamento israeliano), la quale gode dello status di osservatore presso l’Apce.
Organizzata
sulla scia dell’adozione, a ottobre del 2013, della Risoluzione e della
Raccomandazione sul diritto dei bambini all’integrità fisica, l’audizione ha
avuto scopo di favorire un dibattito aperto e interdisciplinare, come richiesto
dall’assemblea stessa. L’Apce aveva auspicato di ascoltare nuovamente la
parlamentare socialdemocratica tedesca Marlene Rupprecht in merito alla controversa
risoluzione. In quell’o ccasione, Rupprecht aveva posto sullo stesso piano la
circoncisione dei bambini (per motivi religiosi) con le mutilazioni genitali
femminili tra le violazioni del “diritto dei bambini all’integrità fisica”. Il dibattito — riferisce l’agenzia France Press — è stato
caratterizzato da scambi verbali a volte concitati. La
parlamentare tedesca ha difeso l’Apce sostenendo che «l’organizzazione
paneuropea — che riunisce 47 Stati e 800 milioni di persone — aveva preso le
sue “precauzioni ” e formulato con prudenza il testo della risoluzione in questione».
I medici urologi Bernard Lobel e Mesrur Selçuk Silay
hanno difeso i benefici della circoncisione assicurando che essa «riduce i
rischi di infezione ». Al contrario, il presidente della Federazione dei
pediatri tedeschi, Wolfram Hartmann, ha insistito sul «dolore provato dai
bambini dopo l’operazione». Nel corso del dibattito rabbini e imam hanno difeso
il diritto di continuare tale pratica invocando la “libertà religiosa” garantita
dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Prima dell’intervento degli esperti, la Commissione
aveva proiettato un documentario del britannico Victor Schonfeld, di religione
ebraica, estremamente critico del rituale della circoncisione, nel quale si
denunciano i rischi di gravi complicazioni mediche per il bambino. Il
documentario mostra rare immagini di una circoncisione eseguita su un neonato.
La proiezione ha scatenato intense polemiche e in risposta a tale pellicola,
alcuni parlamentari della Knesset hanno replicato con un documentario ufficiale
a difesa della circoncisione, realizzato subito dopo la risoluzione della
Commissione affari sociali, sanità e sviluppo sostenibile dello scorso ottobre.
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