per vivere
? dunque un messaggio di conforto e di speranza quello che la Conferenza episcopale intende promuovere in un tempo di crisi morale e sociale. Attualmente, si osserva in una nota della subcommissione della Famiglia e della Vita dell'episcopato, "vi è un buio che porta a non apprezzare la grandiosità e la bellezza di ogni vita umana amata eternamente da Dio". Per i vescovi "questa oscurità sull'origine sacra e la dignità assoluta della vita umana si estende ad altri momenti dell'esistenza delle persone, nei quali si mostra e si sperimenta la fragilità". Proprio in questi momenti difficili, è aggiunto, "sono molti quelli che non riescono a vedere che la vita è un bene prezioso, anche quando è accompagnata da malattie gravi, demenza o disabilità fisica, momenti di povertà, di solitudine e di debolezza che segnano l'avanzare dell'età o il momento del tramonto della propria esistenza". Di fronte a questa fragilità dell'uomo, la Chiesa invita i fedeli a promuovere e a sostenere la rete della solidarietà: "Quando la società non sa dare un senso al dolore o alla fragilità umana e abbandona le persone alla loro solitudine, come membri della Chiesa ci sentiamo invitati a rispondere con l'amore di Cristo e a generare speranza nelle persone". Esse, si conclude, "sentendosi amate e accompagnate nella loro sofferenza o solitudine, possono quindi superare inganni e dolori, ovvero possono trovare la ragione per vivere".
Come accennato, vari supporti informativi accompagnano la diffusione del messaggio in tutte le diocesi del Paese. Fra l'altro, è già partita la distribuzione per le parrocchie di 50.000 volantini e opuscoli, cui si aggiungono 15.000 cartelloni che nelle strade e nelle piazze mostreranno logo e scopi dell'iniziativa. In particolare, oltre al suddetto materiale, quest'anno è stata decisa la realizzazione di un video della durata di due minuti e mezzo che, mediante la presentazione di quattro situazioni di sofferenza, ma anche di amore, faciliterà la diffusione del messaggio soprattutto tra le nuove generazioni che fanno ampio utilizzo degli strumenti multimediali. Il video, che compare su You Tube, può infatti essere condiviso attraverso i cosiddetti "social network". Le storie contenute nel video riguardano un anziano malato assistito dal figlio in ospedale; un bambino malato che riceve un regalo dai suoi familiari e amici; due persone disabili che si scambiano gesti di affetto e una nonna che parla con i suoi nipoti. Per la realizzazione del video, è spiegato, si è fatto ricorso alla collaborazione di attori volontari e non di professionisti. Tra le figure scelte per rendere testimonianza a favore della Campagna per la Vita c'è anche Andres Iniesta, che con il suo gol assicurò alla squadra ispanica la vittoria del Campionato mondiale di calcio dello scorso anno in Sud Africa. Tutto il materiale informativo sulla Campagna per la vita è peraltro consultabile sul sito www.siemprehayunarazonparavivir. Nel sito è visibile anche un'apposita sezione alla quale tutte le persone sono chiamate a contribuire inviando il racconto delle proprie esperienze personali per condividerle con gli altri utenti di internet. Il sito è collegato a quello della Conferenza episcopale in Spagna e a quelli dei principali social network.
(©L'Osservatore Romano 18 marzo 2011)
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